Gli USA rinnovano le sanzioni alla Siria nonostante la catastrofe umanitaria per il terremoto

Gli USA rinnovano le sanzioni alla Siria nonostante la catastrofe umanitaria per il terremoto

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Lunedì scorso, la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato la Risoluzione 132, che esorta la Casa Bianca a “rimanere impegnata” nell'attuazione di sanzioni economiche unilaterali sulla Siria colpita dal terremoto.

Con 414 contro 2, i legislatori hanno deciso che Washington deve "rimanere impegnata nella protezione del popolo siriano, anche attraverso l'attuazione del Caesar Syria Civilian Protection Act del 2019".

I rappresentanti repubblicani Marjorie Taylor Greene e Thomas Massie sono stati gli unici a votare contro la risoluzione. Badate bene, sono repubblicani, i dem quelli che dovrebbero essere di “sinistra” “pacifisti”, hanno votato compatti per le sanzioni alla Siria

Sebbene nessuno dei due rappresentanti repubblicani abbia commentato pubblicamente il proprio voto, i media occidentali hanno dipinto la loro obiezione come un rifiuto di “piangere le vittime” del terremoto del mese scorso.

"Sono lieto che la Camera abbia approvato in modo schiacciante H. Res 132... [che] esorta l'amministrazione a rimanere impegnata a proteggere il popolo siriano, anche attuando il Caesar Act", ha dichiarato il presidente degli affari esteri della Camera Michael McCaul dopo il voto di lunedì, sottolineando la sua "preoccupazione” per la crescente spinta degli Stati arabi a normalizzare i legami con Damasco.

McCaul ha aggiunto che l'applicazione di sanzioni unilaterali alla Siria "deve includere il divieto di qualsiasi accordo energetico per il Libano che avvantaggi il regime di Assad".

Il Libano attende dal 2021 che Washington fornisca a Egitto, Giordania e Siria deroghe alle sanzioni per lanciare un piano di condivisione energetica disperatamente necessario che l'ambasciata americana a Beirut ha mediato.

Nel 2019, il Congresso degli Stati Uniti ha approvato il Caesar Act, che proibisce severamente a Stati, società e individui di fare affari con il governo siriano. Questo schiacciante pacchetto di sanzioni si è aggiunto alle misure punitive esistenti imposte a Damasco dal 2011.

Ovviamente, l’ultimo atto del Congresso degli Stati Uniti d’America non è una novità, è solo una conferma del cinismo e della criminale volontà di Washington di umiliare chi non si attiene ai suoi diktat con feroci sanzioni già stigmatizzate dall’Onu.

Neanche il terremoto ha scalfito il cinismo criminale dello Zio Sam. E anche questa non è una novità.

Se qualcuno obiettasse che gli USA hanno sospeso per 180 giorni le sanzioni alla Siria per la sciagura del terremoto, sosterebbe una pura e semplice menzogna, non c’è spazio per le interpretazioni. Lo ha spiegato qualche settimana fa l’analista finanziario siriano Douraid Dergham quanto sono ipocrite le posizioni umanitarie assunte da Washington che, nel sospendere le sanzioni hanno confermato che sono dannose per i civili.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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