I bombardamenti di Israele su Gaza e la disinformazione mediatica

1951
I bombardamenti di Israele su Gaza e la disinformazione mediatica

di Danilo Della Valle

Vergognoso quel che sta accadendo in Palestina. Israele questa notte ha lanciato un’offensiva aerea e si prepara a invadere la striscia di Gaza, continuando il suo lavoro di sterminio e di occupazione dei territori palestinesi. I bombardamenti israeliani continuano a mietere vittime tra civili (più di 100 tra cui 10 bambini) e distruggere obiettivi non proprio militari, come il palazzo di una redazione giornalistica (alla faccia della difesa)
Eppure sono diversi giorni che una pletora di politici, ministri e politicanti sfila in piazza o davanti alle telecamere dei mezzi di informazione per solidarizzare con Israele e a condannare i missili di Hamas. Niente di scandaloso, direte, visto che è il mantra che segue l’Occidente pigro e cieco quando si tratta di affrontare realmente il problema dei diritti umani senza ridurlo a un mero show propagandistico contro uno dei Paesi che si vuole indebolire agli occhi dell'opinione pubblica.
Quelle che dimenticano di dire, questi “vecchi e nuovi politici rampanti”, sono le cause di tutta questa escalation. Ad accendere lo scontro sono stati gli sfratti di palestinesi nel quartiere di Sheikh Jarrah… gli ennesimi sfratti ordinati da Israele, che continua a imporre una discriminazione istituzionalizzata contro i palestinesi.

Nel 2017 il parlamento israeliano ha votato una legge che permette al governo di requisire anche terreni privati di palestinesi dove sono stati costruiti insediamenti dagli occupanti israeliani.  Nei territori occupati palestinesi circa700 mila israeliani (di cui 200.000 a Gerusalemme est) tengono in scacco praticamente 3 milioni di palestinesi, violando il diritto internazionale umanitario, che hanno visto la loro mobilità interna e i loro territori sempre più restringersi… fino ad esser quasi in una prigione. 
E l’Italia, l’Europa, gli Usa che fanno dinanzi a questa immane tragedia? Quando condanneranno tutto ciò e lavoreranno innanzitutto per riconoscere lo Stato di Palestina?

Prendo in prestito le parole della giornalista Rania Khalek che su twitter ha scritto:
 "Un paese dotato di armi nucleari con una marina, un'aviazione e un esercito con le armi più sofisticate del mondo sta bombardando una prigione a cielo aperto, un ghetto assediato pieno di 2 milioni di persone senza dove correre o nascondersi. E i nostri funzionari governativi sostengono questa atrocità."
Eppure i media occidentali e i politicanti nostrani fanno finta di nulla… 
“Se non state attenti, i media vi faranno odiare le persone che vengono oppresse e amare quelle che opprimono.“

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

Come la post-verità diventa post-realtà di Giuseppe Masala Come la post-verità diventa post-realtà

Come la post-verità diventa post-realtà

Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita   Una finestra aperta Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita

Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo di Francesco Erspamer  Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Siria. Israele, jihadisti e noi... di Paolo Desogus Siria. Israele, jihadisti e noi...

Siria. Israele, jihadisti e noi...

Caracas contro il fascismo e per la Palestina di Geraldina Colotti Caracas contro il fascismo e per la Palestina

Caracas contro il fascismo e per la Palestina

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio di Marinella Mondaini Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Professioni e privilegi di Giuseppe Giannini Professioni e privilegi

Professioni e privilegi

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA di Gilberto Trombetta IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione di Michelangelo Severgnini La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Tempi duri per i poveri di Michele Blanco Tempi duri per i poveri

Tempi duri per i poveri

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis di Giorgio Cremaschi Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti