I media "liberi" e lo sdoganamento del nazismo al Parlamento canadese

I media "liberi" e lo sdoganamento del nazismo al Parlamento canadese

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di Marinella Mondaini per l'AntiDiplomatico 

 

Una cosa indegna e vergognosa è avvenuta nel Parlamento del Canada durante la visita di Vladimir Zelenskij.

 Dopo il suo discorso, il presidente ucraino ha reso omaggio a Jaroslav Chunka, (da giovane Gun’ka), il nazista ucraino di 98 anni che prestò servizio nella “1a divisione delle Waffen-SS ucraine “Galicia”, una formazione tattica delle truppe SS della Germania nazista, durante la Seconda Guerra mondiale, i cui crimini contro l'umanità durante l'Olocausto sono stati documentati.

Dopo la guerra, Chunka, come molti altri ucraini collaborazionisti, fuggì in Canada. 

Chunka era seduto accanto al Comando Supremo dell’Esercito canadese nella galleria per gli ospiti d’onore del Parlamento. Il presidente Zelenskij, la moglie e il premier canadese Justin Trudeau hanno onorato il veterano della divisione ucraina delle S.S. “Galicia” con una vera e propria standing ovation, insieme a lunghi e calorosi applausi di tutto il Parlamento canadese. Una  foto ha immortalato il sorridente trio: Zelenskij che mostra un pugno stretto, sua moglie Elena e Trudeau.

Il veterano nazista è stato presentato e celebrato con grande pompa dallo speaker della Camera dei Comuni del Canada, Anthony Rota (del Partito Liberale), il quale, con visibile soddisfazione ha dichiarato: "Oggi alla Camera abbiamo un veterano ucraino-canadese della Seconda Guerra Mondiale, che ha combattuto per l'indipendenza ucraina contro i russi e continua a sostenere la verità anche oggi, nonostante abbia 98 anni (vibranti applausi, tutta la sala in piedi). Il suo nome è Jaroslav Chunka, e sono orgoglioso di dirvi che viene da North Bay e dal mio distretto. E' un eroe ucraino, un eroe canadese. E lo ringraziamo per tutto il suo servizio! Grazie! (Applausi scroscianti, la platea si alza di nuovo in piedi).



Tra l’altro, era presente in sala ad applaudire anche la vice primo ministro canadese Chrystia Freeland, nipote del criminale nazista ucraino, propagandista di Goebbels, Michail Chomjak.

La notizia è stata presentata in modo edulcorato dall’agenzia statunitense “Associated Press”: "Il presidente ucraino Vladimir Zelenskij e il primo ministro canadese Justin Trudeau onorano Jaroslav Chunka, che combatté con la 1-a Divisione ucraina nella Seconda Guerra mondiale prima di emigrare in Canada, alla Camera dei Comuni sulla collina del Parlamento a Ottawa. Venerdì, 22 settembre 2023." 

Come si può vedere, l'agenzia ha "modestamente omesso" l'affiliazione di questa divisione ucraina alle SS di Hitler. Certo, questo fatto viene nascosto perché altrimenti bisognerebbe spiegare anche che le truppe delle Waffen-SS sono state ufficialmente condannate dal Tribunale di Norimberga!



La tv canadese è andata oltre nella sua disinformazione e distorsione dei fatti: “Il discorso di Zelenskij è stato accolto con un'ondata di applausi. Anche questo canadese ucraino di 98 anni, che ha combattuto per l'indipendenza ucraina contro i russi durante la Seconda Guerra Mondiale, è stato accolto con un grande applauso”.  Così sono oggi rappresentati in Occidente i nazionalisti ucraini che hanno combattuto nella Divisione “SS Galicia”.  “Eroi” per aver “combattuto contro i russi”, la guerra è stata cioè trasformata in “guerra di indipendenza dell’Ucraina contro la Russia”.

Viviamo un buio momento in cui la Menzogna impera.

I nostri media italiani la notizia l’hanno addirittura taciuta. Tuttavia il gravissimo fatto è stato condannato dalle organizzazioni ebraiche in Canada, come “B'nai Brith Canada” e il “Centro per gli affari israeliani e ebraici”.  E’ seguita inoltre la protesta dell’ambasciatore polacco presso il Canada, Witold Dzielski: ““Il 22 settembre, i vertici di Canada e Ucraina alla Camera dei Comuni hanno onorato un membro della “Divisione SS Galicia”, la famigerata unità militare ucraina della Seconda Guerra Mondiale, responsabile dell’assassinio di migliaia di polacchi ed ebrei. La Polonia è il miglior alleato dell’Ucraina, ma non accetterà mai di insabbiare tali criminali! Come ambasciatore polacco in Canada, mi aspetto delle scuse”. Anche il “Centro per gli studi sull'Olocausto degli Amici di Simon Wiesenthal” ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che “gli amici del Centro Simon Wiesenthal (FSWC) sono profondamente turbati dal riconoscimento da parte del Parlamento canadese di un veterano ucraino che prestò servizio in un'unità militare nazista durante la Seconda Guerra mondiale, implicato nell'omicidio di massa di ebrei e altri. Il fatto che sia stato invitato e abbia ricevuto una standing ovation in parlamento è scioccante”, invitando il governo a scusarsi pubblicamente.  

Le scuse sono arrivate, ma solo da parte del presidente della Camera dei Comuni Anthony Rota: “Sono venuto a conoscenza di ulteriori informazioni che mi fanno pentire della mia decisione di averlo fatto. Voglio chiarire che nessuno, compresi i colleghi parlamentari e la delegazione ucraina, era a conoscenza delle mie intenzioni o delle mie osservazioni prima che le pronunciassi. Questa iniziativa è stata interamente mia. Desidero in particolare offrire le mie più sentite scuse alle comunità ebraiche in Canada e nel mondo. Accetto la piena responsabilità delle mie azioni", si legge in una dichiarazione pubblicata sull'account del relatore sul social network X (ex Twitter).

Le scuse di Rota non devono distrarre dalla realtà dei fatti: il Canada è il paese che diede asilo e protezione ai nazisti ucraini, che prima e durante la Seconda guerra Mondiale aveva una posizione assai torbida sul nazismo, anche se entrò nella Coalizione anti-hitleriana. Basti ricordare il fatto che William Lyon Mackenzie King, che fu primo ministro del Canada per ben tre volte in un lasso di tempo dal 1921 al 1948, ammirava pubblicamente Hitler e Mussolini e conduceva una politica interna repressiva contro le minoranze nazionali ed etniche… Il Canada è sempre stata l’enclave nazista dell’America del Nord. Nel febbraio del 2014, il Canada ha svolto un ruolo importante di supporto, nel colpo di Stato guidato dagli Stati Uniti che ha rovesciato il legittimo presidente dell’Ucraina Janukovi? e portato al potere un regime di estrema destra filo-occidentale a Kiev.

E Zelenskij? Va da sé che il presidente ucraino non solo era a conoscenza del personaggio a cui ha riservato tanti omaggi e sorrisi, ma sostiene in pieno i nazisti ucraini, chiamati elegantemente nazionalisti. Suscita ribrezzo non solo questo, ma anche il fatto del tradimento di Zelenskij verso il proprio nonno, Semën Ivanovic Zelenskij, che servì la Patria, l’URSS, come comandante del plotone di mitragliatori, poi come comandante della compagnia di tiro 174 del reggimento della 57a divisione di tiro della Guardia.  Fra le varie imprese, compiute dal nonno di Zelenskij, vi è descritta quella in cui si avvicinò al fiume Bug occidentale in battaglia, trovò personalmente delle barche e, sotto il forte fuoco nemico, attraversò il fiume con tutta la sua compagnia, senza una sola perdita, e iniziò rapidamente a spingere i tedeschi oltre la collina”.

Il nonno Semën combattè contro i nazisti e i loro collaborazionisti ucraini come Chunka, nazisti che oggi il nipote riverisce e accetta la loro trasformazione in eroi dell’Ucraina, come Bandera, Šuchevic e altri.

Non c’è il nazismo in Ucraina, il presidente è ebreo! –  tale è la narrazione occidentale per mascherare la realtà dei fatti. 

In Canada altro non è avvenuto che lo sdoganamento a livello statale e ufficiale del nazismo.

Il nazismo fu creato come strumento della politica dell’Occidente e ora è stato “riesumato” perché così conviene a determinati giocatori dello scacchiere internazionale.







Nella prima foto, Gun’ka o Kunka, nel campo di addestramento tedesco di Heidelager (vicino a Dembitz, in Polonia). Nell'altra (dicembre 1943) era nelle caserme delle SS a Monaco. Nella terza, era al campo di addestramento tedesco in Germania di Noygammer (oggi Sventoschów, Polonia).

Marinella Mondaini

Marinella Mondaini

Scrittrice, giornalista, traduttrice. Vive e lavora a Mosca

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