Il capolavoro di Bruxelles contro l'Italia si sta materializzando. L'UE ci presterà soldi nostri (solo una parte ovviamente visto che il saldo complessivo con la UE resterà negativo per l'Italia) in cambio delle solite riforme.
Quali riforme? Le solite, come quelle contenute nella lettera della BCE dell'agosto 2011 e nelle raccomandazioni della Commissione: privatizzazioni, aumento delle tasse, deflazione salariale e taglio dello Stato sociale.
La solita macelleria sociale. Per farci prestare una parte dei soldi che regalare alla UE nei prossimi 7 anni (200 miliardi netti tra il 2000 e il 2027).
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