Il Parlamento europeo attacca la sovranità del Venezuela (con il triste sostegno del M5S)
Washington ordina e i vassalli obbediscono. Dopo la gravissima audizione al Senato italiano dell'esponente dell'estrema destra venezuelana inabilitata alle cariche elettive nel suo paese, Maria Corina Machado, non poteva esimersi quell'aborto mostruoso della storia con sede a Strasburgo e Bruxelles. Dai neonazisti del battaglione Azov in Ucraina all’estrema destra golpista venezuelana, il Parlamento europeo, che grida al fascismo dove non c'è, finisce sempre, del resto, per sostenere fascisti e nazisti, golpisti e violenti, quando questi sono schierati dalla parte del morente ordine mondiale liberale.
Sempre con la "difesa dei diritti umani" nello sfondo chiaramente, l'Eurocamera, in plenaria a Strasburgo, ha adottato la settimana scorsa con 446 voti favorevoli, 21 contrari e 32 astensioni, una risoluzione con la quale condanna la decisione del Tribunale supremo di giustizia del Venezuela di confermare l’inabilitazione di María Corina Machado come candidata alle elezioni presidenziali.
Non torniamo sulla decisione dei tribunali venezuelani che come l'AntiDiplomatico abbiamo affrontato nel dettaglio e neanche sul ruolo nefasto del Parlamento europeo (che lo stesso giorno approvava una risoluzione russofoba oltre ogni senso del ridicolo). Ci soffermiamo su un aspetto solamente. Tra i voti favorevoli, è triste notare, insieme a quelli della destra italiana Pd chiaramente compreso, quelli degli europarlamentari del Movimento 5 Stelle (sono rimasti in 4 dai 15 iniziali). E' triste notarlo perché se la barzelletta della storia autoproclamata presidente del Venezuela in una piazza nel gennaio del 2019, Juan Guaidò, non ha avuto il pieno sostegno unanime dell'Unione Europea fu in gran parte dovuto all'iniziativa rimarchevole del Movimento 5 Stelle nella fase più acuta dell'attacco alla sovranità di Caracas.
Un'altra epoca e un altro partito. Con questo voto, al contrario, il partito di Conte si allinea totalmente alla destra italiana (PD in testa) che, su ordine di Washington, ha deciso di mettere in scena un nuovo attacco alle immense risorse energetiche e materie prime del Venezuela.