Nuova incredibile censura di Facebook contro il Premio Pulitzer Seymour Hersh
I deliri di censura contro Seymour Hersh non colpiscono solo l'Italia. E' noto come la testata giornalistica Open abbia il potere di censurare giornali a lei concorrenti come l'AntiDiplomatico, impedendo di pubblicare su Facebook le scoperte della sua inchiesta sull'atto di terrorismo contro il Nord Stream.
Ma non solo in Italia. Il giornalista Michael Shellenberger ha postato su Twitter il video incredibile della censura di Facebook contro Hersh in cui è personalmente incorso.
There is a big debate over who blew up the Nord Stream pipeline. Instead of allowing the debate, Facebook has decided to take a side. It is censoring Pulitzer-winning journalist Seymour Hersh. And instead of explaining, Facebook sends readers to an article in Norwegian. Watch pic.twitter.com/nN18HovBPR
— Michael Shellenberger (@shellenberger) April 19, 2023
Il lavoro di Hersh è etichettato sul social USA come "falsa informazione", sottolineando che la decisione è stata "verificata da fact checker indipendenti".
In Italia è stata Open a censurare. Ora si è scelto di attivare un controllo unico "norvegese". Secondo Shellenberger, "Hersh è infinitamente più indipendente del fact-checker norvegesi di Facebook", poiché "l'organizzazione di fact-checking è una partnership con una società di media di proprietà del governo norvegese, NRK, che ha un interesse diretto nella censura della storia ".
La censura di Facebook contro l'inchiesta di Hersh sul coinvolgimento degli Stati Uniti nel sabotaggio dei Nord Stream serve a limitare il numero di persone a cui possa arrivare attraverso i blocchi automatici dell'algoritmo. "Forse Hersh ha torto o forse ha ragione. In ogni caso, non spetta a Facebook decidere", ha scritto Shellenberger, citando l'ex COO di Meta Sheryl Sandberg, che in un'intervista ha affermato di non credere che Facebook possa diventare "l'arbitro di verità". "Eppure, è quello che stanno facendo", conclude correttamente il giornalista americano.
Scrivevamo a proposito della censura di Open: "Qui non si discute se il signor Puente possa scrivere questa sua azzardata e avventuristica opinione sugli attacchi terroristici contro i gasdotti russi Nord Stream e sul lavoro di Hersh. Non vorremmo mai vivere in un paese che permettesse a qualcuno di fare quello che a lui è permesso, qui in Italia, grazie a Facebook. Ha tutto il diritto di commentare l’inchiesta del Premio Pulitzer, il signor Puente, come un calciatore di terza categoria ha la facoltà di commentare un gesto tecnico di Messi. Questo finché al primo non gli si dia il potere di impedire al secondo di scendere in campo."
Vale anche per i factchecker norvegesi...