Proteste in Cina, è partito l'ordine di scuderia dell'Unione Europea
Di Laura RU (dal canale Telegram: @LauraRuHk)
Il Segretario per la Sicurezza di Hong Kong, Chris Tang, ha dichiarato che le recenti proteste dei "fogli bianchi" sono "il principio di un'altra rivoluzione colorata" e ha avvertito coloro che vi partecipano che potrebbero commettere un reato contro la sicurezza nazionale. Le sue parole sono perfettamente giustificate, poiché le prove del coordinamento straniero di queste proteste nella Cina continentale sono sempre più numerose. Il fuoco viaggia velocemente nella prateria secca e, dopo tre anni di restrizioni Covid, è certamente molto secca. I piromani occidentali sanno come manipolare le preoccupazioni legittime della popolazione, ma falliranno perché le autorità cinesi conoscono tutti i loro trucchi... e si sono immediatamente attivate.
E' partito l'ordine di scuderia all'interno dell'Unione Europea. Josep Borrell questa mattina al Forum di Bruxelles sull'Indo-Pacifico:
"In questi giorni stiamo assistendo al crescente costo della politica zero covid [della Cina] e alle crescenti preoccupazioni dei cittadini cinesi per i lockdown, qualcosa di molto importante sta accadendo oggi in Cina". Importante per chi, esattamente? Per chi sta coordinando le proteste e intende usarle come arma contro la Cina? Strana anche la tempistica, Pechino deve aver rifiutato qualche proposta (indecente) dell'Occidente, forse proprio al G20.