Se a "sfidare" Putin è la Paris Hilton di Russia...

La neocandidata Sobchak ha sempre dichiarato, durante le interviste fatte, di “amare Putin come l'uomo che ha salvato suo padre, ma di non rispettare la sua linea politica”

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Se a "sfidare" Putin è la Paris Hilton di Russia...



di Danilo Della Valle

Mettetevi comodi e preparate i pop corn, Ksenia Sobchak, la Paris Hilton di Russia, si prepara a correre per le elezioni Presidenziali russe del 2018. La spettacolarizzazione della politica con una base sempre più liberista sembra assestarsi, pian piano, anche nella ex terra del socialismo reale. La notizia sta già facendo il giro del mondo, la 37 enne giornalista figlia del primo sindaco di San Pietroburgo eletto dopo la caduta dell'Urss, ed ex mentore di Vladimir Putin, ha annunciato con un video la sua candidatura alle prossime elezioni Presidenziali. La giovane Ksenia, divenuta famosa nel 2004 come partecipante del reality Dom-2, già nel 2011 aveva partecipato ai rally delle opposizioni contro il Cremlino. Pian piano si è dedicata sempre di più alla politica, lanciando nel 2012 un talk-show su MTV Russia dove si occupava di temi scottanti; da qui ha cominciato ad intervistare molti personaggi delle opposizioni, tra cui, Sergei Udaltsov, militante del fronte di sinistra russo e possibile prossimo alleato del Kprf alle Presidenziali, la eco attivista Evgeniya Chirikova ed altri membri delle opposizioni al governo in carica.

Nel 2011 durante un programma sul primo canale russo si dichiarò simpatizzante dell'opposizione e poi, nel corso delle proteste del Dicembre 2011 decise di parlare alla piazza che protestava contro i presunti brogli elettorali, ma dopo qualche giorno incontrò il Presidente Putin per un chiarimento pacificatorio. Tuttavia la neocandidata Sobchak ha sempre dichiarato, durante le interviste fatte, di “amare Putin come l'uomo che ha salvato suo padre, ma di non rispettare la sua linea politica”, Nel suo video parla di volersi candidare “contro tutti”, e di non esser d'accordo con chi dice di non voler recarsi alle urne. Insomma, Ksenia Sobchak si propone come l'anti tutto, ma in realtà a chi fa comodo la sua candidatura? Secondo molti analisti russi la candidata sarebbe una sorta di alternativa per gli oppositori liberali se Navalny non potesse candidarsi visti i suoi precedenti penali, mentre secondo altri farebbe comodo al Cremlino per alzare il quorum e raccogliere i voti delle opposizioni liberali attorno ad una figura non tanto nemica. Insomma, non è detto che le due teorie non possano esser entrambe in parte vere.

D'altronde lo stesso Navalny, ritenuto un oppositore del Cremlino, oltre a non aver mai scontato del tutto la sua pena (al contrario di gente come Udaltsov), ha sempre presentato un programma non così innovativo dal punto di vista della politica economica rispetto a quello governativo, anzi. Sulla candidatura di Sobchak si sono espressi sia Zhirinovskyi leader del LDPR che Zyuganov, Presidente del Kprf; il primo ha affermato, a margine della sua visita al festival mondiale della gioventù e degli studenti di Sochi, che Sobchak è una candidata fantoccio che ha il solo obiettivo di togliere voti agli altri candidati più seri, mentre per Zyuganov, intervenuto sulle colonne della Pravda e ripreso anche da Ria Novosti, questa candidatura continua a ridicolizzare la politica russa. E a noi non possono non tornare alla mente le parole del deputato del Kprf, Denis Parfenov, che durante una intervista rilasciata proprio alla nostra testata, aveva parlato a proposito di Navalny e delle opposzioni liberiste, come di una parte di un grande gioco che tende a bipolarizzare la politica in due campi che di base sono liberisti, così che in ogni caso per la Russia non ci sarebbe altra possibilità di continuare sulla strada attuale in politica economica, o addirittura peggiorare qualora un partito ancor più liberista andasse al governo. (leggi intervista a Denis Parfenov)

Intanto, mentre Sobchak ha già cominciato la sua campagna incontrando il 14 Ottobre il Presidente Putin, come riportato dal quotidiano “The Guardian”, e preparandosi ad incontrare Navalny, in Europa già si è scatenato il tifo calcistico riguardo queste elezioni, con tifoserie che in fondo fanno capo alla stessa squadra, e il toto scommesse sui possibili scenari, che di solito sono totalmente lontani dalla realtà.....non ci resta che ascoltare, osservare e leggere....in assoluto silenzio.

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