Ucraina come in Afghanistan: ecco come opera l'Integralismo suprematista "democratico"

7003
Ucraina come in Afghanistan: ecco come opera l'Integralismo suprematista "democratico"

 

di Maria Morigi

 

Dopo l’Afghanistan, l’Ucraina smaschera il disegno di integralismo democratico degli USA.
 
Un disegno in cui domina l’improvvisazione, ma manca l’ossigeno del ragionamento deduttivo e la conoscenza del terreno storico ed etnico su cui si va ad operare per raggiungere lo scopo. Infatti, prima che di “umanitaria” esportazione di democrazia, la questione è sempre stata di prestigio neocoloniale da realizzare attraverso la lotta anti-sovietica, anti-russa, anti-cinese e/o contro un “dittatore” da eliminare.
 
Teorizzata e praticata attivamente fin dagli anni Ottanta, tale strategia è stata condotta a perfezionamento dopo il crollo dell’URSS con l’indiscriminato finanziamento di quei gruppi che avevano combattuto il colonialismo britannico. E’ così che ogni forma di terrorismo - nelle varie declinazioni jhaediste o naziste - è stata fomentata dalla politica USA e finanziata dalla CIA. E, al momento non previsto, si è puntualmente rivolta contro gli interessi di chi l’aveva lanciata. Spesso purtroppo sono stati altri attori minori a scontare il prezzo dell’alleanza con gli USA e il foraggiamento di tanta spazzatura integralista.
 
Colpisce il metodo operativo in 20 anni di guerra afghana e negli anni precedenti.
 
Gruppi militanti - spesso tra loro in contrasto politico, giuridico e teologico - sono stati finanziati purché combattessero sovietici e russi. Gli USA sono andati in Afghanistan con una conoscenza approssimativa del territorio in cui si muovevano bande armate sostenute dalle popolazioni locali secondo criteri che sfuggono la logica dell’interesse economico e in cui le basi dei terroristi sono estremamente mobili.
 
I quadri militari NATO (e lo hanno anche ammesso e documentato) poco sapevano di tradizioni dell’etnia maggioritaria o di quelle minoritarie, veramente neppure sapevano che i Talebani sono Pashtun e hanno codici d’onore e religiosi. Si è trascurato il fatto che i Talebani di scuola Deobandi e di scuola Barelvi (più radicata in Pakistan) dalle origini hanno combattuto il Raj Britannico per le contaminazioni indù imposte dai britannici e che solo dietro compenso tali formazioni hanno disturbato i sovietici.
 
Candidamente un generale USA ha affermato di essersi stupito del fatto che la popolazione locale accettava di buon grado assistenza, lavori pubblici e sostegno da parte degli “invasori” sovietici, anzi fraternizzava con essi. Gli alti quadri USA in realtà non avevano un obiettivo strategico, o almeno lo avevano soddisfatto quasi subito, entro i primi due anni di guerra… poi è stato un inutile darsi da fare per la famosa democrazia importata insieme alla civiltà. Gli esiti si sono visti e l’Afghanistan si è ritrovato in casa il terrorismo dello Stato Islamico Khorasan, finanziato dagli “amici” Sauditi per combattere i Talebani che prima erano stati finanziati dalla CIA per combattere i Sovietici…
 
Adesso in Ucraina la macchina da guerra USA – UE, costretta a non muoversi per non provocare il disastro planetario, è ridotta a macchina del fango, a propaganda, demonizzazione del nemico, false informazioni, valutazioni strategiche nulle, chiamata a raccolta dell’esercito del bene, sanzioni. Per i grandi capi yankee non fa differenza che si tratti del Mullah Baradar, di Assad o di Putin perché l’obiettivo è piegare alla democrazia e ai valori occidentali tutti i “macellai” e “dittatori sanguinari” e così in una catena di Sant’Antonio si inviano armi e si paga chiunque prometta di annichilire il nemico.
 
E ancora una volta, a proposito di etnie e nazionalità della Grande Rus’, nessuno si applica a comprenderne le varietà, le origini, le spontanee divisioni, le alleanze storiche e i contrasti con i popoli confinanti. Grande ignoranza anche sulle Chiese ortodosse riconosciute presenti in Ucraina di cui l’ultima (la terza) nata appena nel 2018 come Chiesa ortodossa autoproclamata ucraina dall’autoproclamato Patriarca Filarete.
 
Il panorama di quanto avviene ed è avvenuto in Ucraina che l’Occidente atlantista vuole ignorare è a dir poco agghiacciante… Salvo che, questa volta, è stato il dittatore sanguinario a dare scacco matto… Tuttavia alla CIA e alla Nato non hanno ancora capito che non porta bene a nessuno provocare rivoluzioni, ignorare gli impegni presi sui confini, finanziare indiscriminatamente jahedisti e nazisti, e soprattutto mentire e negare la libera determinazione dei popoli. Anzi tutto ciò allontana da qualsiasi obiettivo di pace e, appunto, di vera democrazia.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Come la post-verità diventa post-realtà di Giuseppe Masala Come la post-verità diventa post-realtà

Come la post-verità diventa post-realtà

Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita   Una finestra aperta Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita

Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo di Francesco Erspamer  Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Siria. Israele, jihadisti e noi... di Paolo Desogus Siria. Israele, jihadisti e noi...

Siria. Israele, jihadisti e noi...

Caracas contro il fascismo e per la Palestina di Geraldina Colotti Caracas contro il fascismo e per la Palestina

Caracas contro il fascismo e per la Palestina

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio di Marinella Mondaini Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Professioni e privilegi di Giuseppe Giannini Professioni e privilegi

Professioni e privilegi

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA di Gilberto Trombetta IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione di Michelangelo Severgnini La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Tempi duri per i poveri di Michele Blanco Tempi duri per i poveri

Tempi duri per i poveri

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis di Giorgio Cremaschi Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti