USA-Venezuela: "rappresentante" di Guaidò partecipa alla cerimonia di Biden
La notizia era stata annunciata ed ha trovato conferma. Alla cerimonia di insediamento del democratico Joe Biden sarà presente il rappresentate diplomatico del leader di opposizione (leggi golpista) venezuelano Juan Guaido' negli Stati Uniti, Carlos Vecchio.
"Mercoledi' 20 gennaio rappresenteremo il popolo del Venezuela e il legittimo governo ad interim del presidente, Juan Guaido', all'inaugurazione del mandato del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, con l'obiettivo di continuare a lavorare insieme al nostro principale alleato per un Venezuela libero", ha confermato Carlos Vecchio in un post sul suo profilo Twitter.
Chi è Carlos Vecchio?
Ex avvocato della Exxon che attualmente è l'inviato a Washington del "presidente ad interim" riconosciuto dagli Stati Uniti Juan Guaidó. Quando l'amministrazione Trump ha avviato un colpo di Stato contro il governo venezuelano nel gennaio del 2019, Vecchio è diventato l'ambasciatore di Guaidó ed è salito alla ribalta come il leader de facto di una lobby in esilio con sede negli Stati Uniti dedicata a rovesciare il governo venezuelano riconosciuto dalle Nazioni Unite, ricorda The Grayzone.
Biden come Trump
Chi si aspettava dei cambiamenti con l’avvento alla Casa Bianca di Joe Biden in luogo dell’ormai ultra-screditato Donald Trump rimarrà deluso. La decisione di Biden, infatti, dimostra che l’amministrazione statunitense entrante ha intenzione di continuare la strada battuta da Trump. Ossia il regime change in Venezuela. Una strategia che però si è rivelata fallimentare con il chavismo che nonostante sanzioni e pandemia risulta rafforzato dopo la straordinaria affermazioni alle ultime elezioni legislative.
Ipocrisia liberal
L’invito al golpista venezuelano Vecchio suscita anche una certa ironia, oltre che evidenziare per l’ennesima volta l’immensa ipocrisia liberal.
Nei giorni successivi all’assalto al Campidoglio, Biden e i suoi alleati hanno denunciato la violenta incursione nel Congresso come un attacco alla democrazia, con lo stesso presidente entrante che dichiarava i rivoltosi come "terroristi interni". Eppure Carlos Vecchio, l'alleato di Guaidó, è responsabile proprio dell’assalto alla democrazia del suo paese d'origine - ed è attualmente ricercato in Venezuela per aver incitato un violento attacco all'ufficio del Procuratore Generale a Caracas.
Quell’attacco nel 2014, ispirato da Vecchio e Leopoldo Lopez in un comizio dove utilizzarono parole incendiare, causò la morte di due persone e ingenti danni.
L’attacco alle istituzioni pubbliche venezuelane nel febbraio del 2014 è sovrapponibile a quanto accaduto a Washington circa sei anni dopo, quando dopo un discorso incendiario del presidente Donald Trump i suoi sostenitori hanno marciato verso il Campidoglio e lo hanno assaltato.
Perché questo attacco ‘al cuore della democrazia’ ha trovato condanna unanime mentre negli anni le azioni violente dei golpisti venezuelani, che tanti lutti hanno provocato nel paese sudamericano, sono state esaltate come gesta di coraggiosi uomini in lotta per democrazia e libertà?